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Giornata Mondiale del Cervello: prevenzione dell’ictus cerebrale



Il World Federation of Neurology ( WFN ), una Ong [ Organizzazione non-governativa ] affiliata alla Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), ha indetto la Giornata Mondiale del Cervello, il cui obiettivo principale è quello di sensibilizzare la popolazione mondiale sulle problematiche relative alla salute del cervello.
Per il 2017, la Giornata è dedicata all’ictus.

L’ictus viene definito come l’epidemia del 21° secolo. Infatti, più di 17 milioni di persone al mondo sono vittime di un ictus ogni anno ed almeno 26 milioni di persone hanno esiti di ictus, spesso con rilevanti disabilità.
In Italia, circa 170 000 persone soffrono di un ictus ogni anno e almeno il 50% dei sopravvissuti riporta disabilità rilevanti.

La prevenzione è fondamentale: il 90% degli ictus potrebbe essere evitato attraverso il riconoscimento ed il trattamento dei principali fattori di rischio come fibrillazione atriale, ipertensione arteriosa, obesità, diabete mellito, fumo, alimentazione non-corretta.

Per l’ictus ischemico vi sono molte strategie terapeutiche per la fase acuta della malattia, come la trombolisi endovenosa e, in casi selezionati, la trombectomia meccanica.

L'obiettivo del Progetto Ictus è quello di informare ed educare non solo la popolazione circa la possibilità di prevenire l’ictus cerebrale e di richiedere un trattamento appropriato nella fase acuta, ma anche di sensibilizzare i decisori pubblici.

Prevenzione dell'Ictus

La prevenzione primaria generale, ma in modo particolare per le persone a rischio, si basa su una opportuna informazione sull'ictus e su una educazione a stili di vita adeguati.
È stato infatti dimostrato che le modifiche degli stili di vita possono produrre una diminuzione dell'incidenza e della mortalità dell'ictus.

Modifiche degli stili di vita che si associano a una riduzione del rischio di ictus

a) Smettere di fumare - La cessazione del fumo di sigaretta riduce il rischio di ictus, ed è pertanto indicata nei soggetti di qualsiasi età e per i fumatori sia moderati sia forti;

b) Svolgere una regolare attività fisica. L'attività fisica graduale, di intensità lieve-moderata e di tipo aerobico ( passeggiata a passo spedito alla velocità di un chilometro in 10-12 minuti ), è indicata nella maggior parte dei giorni della settimana, preferibilmente ogni giorno;

c) Mantenere un peso corporeo salutare. L'obiettivo può essere raggiunto aumentando gradualmente il livello di attività fisica, controllando l'apporto di grassi e dolciumi, aumentando il consumo di frutta e verdura;

d) Ridurre l'apporto di sale nella dieta a non oltre i 6 grammi di sale ( 2.4 g di sodio ) al giorno. L'obiettivo può essere raggiunto evitando cibi con elevato contenuto di sale, limitandone l'uso nella preparazione degli alimenti e non aggiungendo sale a tavola;

e) Ridurre il consumo di grassi e condimenti di origine animale, sostituendoli con quelli di origine vegetale ( in particolare olio extravergine di oliva ) e utilizzando i condimenti preferibilmente a crudo;

f) Mangiare pesce 2-4 volte la settimana ( complessivamente almeno 400 g ), quale fonte acidi grassi polinsaturi della serie omega-3, preferibilmente pesce azzurro, salmone, pesce spada, tonno fresco, sgombro, halibut, trota;

g) Consumare tre porzioni di verdura e due porzioni di frutta al giorno, e con regolarità cereali integrali e legumi quali fonti di energia, proteine di origine vegetale, fibra alimentare, vitamine, folati e minerali ( potassio, magnesio e calcio ). 1 porzione di verdura = 250 g se cotta o 50 g se cruda; 1 porzione di frutta = 150 g;

h) Consumare regolarmente latte e alimenti derivati, scegliendo prodotti con basso contenuto lipidico. Per i consumatori abituali di bevande alcoliche, limitare l'assunzione di alcol a non più di due bicchieri di vino al giorno ( o quantità di alcol equivalenti ) nei maschi e a un bicchiere nelle donne non in gravidanza, preferibilmente durante i pasti principali, in assenza di controindicazioni metaboliche.

Trattamenti medici che possono ridurre il rischio di ictus

A) Nel paziente iperteso: il trattamento dell'ipertensione arteriosa sia sistolica sia diastolica riduce il rischio di ictus indipendentemente dall'età del soggetto e dal grado di ipertensione, ed è pertanto indicato in tutti gli ipertesi. L'obiettivo suggerito dalle linee guida è una pressione inferiore a 130 e inferiore a 80 mm Hg nei diabetici, e almeno inferiore a 140 e inferiore a 90 mm Hg - o decisamente più bassi se tollerati - in tutti i soggetti ipertesi;

B) Nel paziente con fibrillazione atriale associata a valvulopatia è indicata la terapia anticoagulante. Nel paziente con fibrillazione atriale non-valvolare di età superiore a 75 anni e con fattori aggiuntivi di rischio tromboembolico ( diabete mellito, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, dilatazione atriale sinistra, disfunzione sistolica ventricolare sinistra ), è indicata la terapia anticoagulante orale;

C) Nel paziente con protesi valvolari cardiache meccaniche è indicata la terapia anticoagulante;

D) Nel paziente coronaropatico con elevati livelli di colesterolo, per la prevenzione dell'ictus, è indicato il trattamento con le statine;

E) Nel pazienti diabetici di età superiore ai 30 anni con un fattore di rischio aggiuntivo, è indicato l'uso dell'aspirina in prevenzione primaria. Il riconoscimento e la terapia del diabete mellito sono in ogni caso indicati per la riduzione del rischio di ictus. ( Xagena Medicina )

Fonte: Wikipedia, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti: Ictus.net http://ictus.net/


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