Salute
Uno studio ha mostrato che l’utilizzo della Citicolina, già impiegata per il trattamento di alcune patologie neurodegenerative, quali la malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson, l’ictus e la demenza, insieme all’utilizzo di altri farmaci e all’esecuzione di trattamenti laser e chirurgici, può ridurre in modo rilevante la progressione della malattia nei pazienti glaucomatosi.
In Italia, i soggetti affetti da glaucoma sono un milione, e il 20% di questi è esposto al rischio di perdere completamente la vista.
Il glaucoma è la seconda causa di cecità nei Paesi industrializzati. L’età media in cui compare è tra i 60 e i 70 anni. Attualmente si cura attraverso farmaci in collirio, efficaci nel ridurre la pressione oculare, e con trattamenti laser e chirurgici.
Nonostante questo, un certo numero di pazienti glaucomatosi continua a peggiorare. Da qui la necessità di studiare una soluzione per rallentare la progressione della malattia.
L’uso della Citicolina in soluzione orale può stabilizzare la progressione di questa grave malattia che colpisce la vista.
Visti i promettenti risultati il Ministero della Salute ha autorizzato la registrazione con indicazione glaucoma per una formulazione a base di Citicolina in soluzione orale, classificandola come Afms, cioè Alimento a fini medici speciali.
Si tratta del primo neuroprotettore indicato per il trattamento dei pazienti glaucomatosi.
Ricercatori dell'Ospedale S.Paolo di Milano ( Ottobelli L et al, Ophthalmologica 2013; 229: 219-226 ) avevano valutato l'effetto della Citicolina sulla progressione del danno sul campo visivo nei pazienti con malattia glaucomatosa.
Quarantun pazienti con diagnosi di glaucoma in progressione hanno ricevuto la Citicolina in soluzione orale per 2 anni.
Sono stati inclusi i pazienti con progressione della malattia con almeno -1 dB/anno per almeno 3 anni prima di entrare nello studio, nonostante il controllo della pressione intraoculare.
I pazienti sono stati sottoposti a 4 esami del campo visivo all'anno per 2 anni.
Al basale, il tasso medio di progressione era pari a -1.1 dB/anno, nonostante la pressione intraoculare fosse inferiore a 18 mmHg per almeno 3 anni.
All'ingresso nello studio, il valore medio della pressione intraoculare era di 15.5 mmHg e la deviazione media era -9.2 dB nell'occhio più danneggiato.
A partire dal primo ciclo di trattamento con Citicolina, la progressione media è significativamente cambiata a -0.15 dB per anno alla fine dello studio ( P=0.01 ).
In conclusione, questo studio aveva indicare che la supplementazione a base di Citicolina potrebbe significativamente rallentare la velocità di progressione del glaucoma. ( Xagena Medicina )
Fonte: Ospedale San Paolo di Milano, 2017
Xagena_Salute_2017
Per approfondimenti: OftalmologiaOnline.net http://www.oftalmologiaonline.net/