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Stati Uniti: approvato Kymriah, la prima terapia genica contro la leucemia linfoblastica acuta nei pazienti pediatrici e nei giovani adulti



L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato Kymriah ( Tisagenlecleucel ), una terapia a base di linfociti T ingegnerizzati, in grado di contrastare la leucemia linfoblastica acuta.

Kymriah è frutto della collaborazione tra ricercatori dell'University of Pennsylvania ( Stati Uniti ) e la società farmaceutica Novartis.

L'approvazione da parte della FDA riguarda il trattamento di un tipo di leucemia molto aggressivo nei bambini e negli adulti, la leucemia linfoblastica acuta ( LLA ), nel caso in cui le terapie standard non abbiano portato a risultati positivi.

La decisione di approvare la terapia è stata presa in base ai risultati di uno studio clinico su 63 bambini e giovani adulti con forma grave di leucemia linfoblastica acuta.
La malattia è andata in remissione entro tre mesi nell’83% dei casi, un risultato senza precedenti per un tumore di questo tipo, che spesso è resistente ai trattamenti tradizionali e causa la morte del paziente in breve tempo.

Kymriah prevede l’utilizzo di linfociti T ingegnerizzati con recettori chimerici per l'antigene ( CAR ) costituiti da un dominio di riconoscimento antigenico ( derivato da anticorpi monoclonali ) fuso a domini di trasduzione del segnale derivati dal complesso TCR: questo tipo di struttura combina la specificità del riconoscimento anticorpale con le potenzialità anti-tumorali dei linfociti T.
Da un campione di sangue del paziente si estraggono i linfociti T che vengono poi coltivati in laboratorio, dopodiché si utilizza un virus modificato per trasportare all’interno dei linfociti T un gene con le istruzioni per identificare le cellule tumorali e distruggerle.
Il preparato viene poi infuso nel paziente.
Il sistema immunitario, così attivato, provvede a contrastare la malattia tumorale.

Il primo paziente a essere sottoposto a questo trattamento fu una bambina di 6 anni, Emily, nel 2012 negli Stati Uniti, che rischiava di morire a causa della leucemia, e non rispondeva ai classici trattamenti.
Ora ha 12 anni e da più di cinque anni non ha presentato recidive.

Kymriah è approvato per l'uso in pazienti pediatrici e giovani adulti fino a 25 anni con leucemia linfobastica acuta a cellule B, ed è destinato a pazienti il cui tumore non ha risposto o è recidivato dopo trattamento iniziale ( 15-20% dei pazienti totali ).

Il trattamento con Kymriah può causare gravi effetti collaterali. Nella scheda tecnica di Kymriah è stato inserito un Boxed Warning per la sindrome da rilascio delle citochine ( CRS ), una risposta sistemica all'attivazione e alla proliferazione di cellule CAR-T, che si manifesta con febbre alta e sintomi simil-influenzali, e per gli eventi neurologici.
Sia la sindrome da rilascio di citochine che gli eventi neurologici possono essere pericolosi per la vita.
Altri effetti collaterali di Kymriah comprendono: gravi infezioni, ipotensione, lesioni acute a livello renale, febbre e ipossia.
La maggior parte dei sintomi compare entro 1-22 giorni dopo l'infusione di Kymriah.
Poiché l'antigene CD19 è presente anche sulle normali cellule B, Kymriah attacca anche le cellule B normali che producono anticorpi; la terapia è pertanto associata a un aumentato rischio di infezioni per un periodo di tempo prolungato.

Negli Stati Uniti Kymriah costa 475.000 dollari perché richiede una preparazione personalizzata per ogni singolo paziente.
Novartis, la società che commercializza la terapia, ha annunciato che se non ci saranno effetti positivi a un mese dall’infusione, il trattamento non dovrà essere pagato.
Sono previsti inoltre piani di sostegno finanziario per i pazienti per i quali è consigliata la terapia, ma che non hanno risorse per permettersela. ( Xagena Medicina )

Fonte: FDA, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti: Ematologia.it http://www.ematologia.it/



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