Salute
Sono trascorsi quasi trent’anni dalla messa al bando dell’amianto in Italia ma lo smaltimento di questo materiale fibroso, costituito da fibre minerali, è ancora argomento aperto.
Nel solo 2017, in Italia, le vittime sono state 6.000, e ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di amianto da bonificare con circa un milione di siti contaminati, tra edifici privati e pubblici.
Sono questi alcuni dei numeri sull’amianto illustrati nel Libro Bianco delle morti di amianto in Italia.
Secondo il rapporto ONA ( Osservatorio Nazionale Amianto ), il tasso di mortalità correlato all’amianto non accenna a diminuire, anzi, la tendenza è in aumento dalla fine degli anni ottanta e continuerà nei prossimi anni, con un picco previsto nel 2025-2030.
Ciò è dovuto al periodo d’incubazione per patologie correlate all’esposizione all’amianto che può durare anche 30-40 anni, e fino al 1992 in Italia si è fatto un ampio uso di questo materiale fibroso.
Nel 2017, in Italia, ci sono stati 3.600 morti per tumore al polmone, 1.900 per mesotelioma, e 600 per asbestosi.
Nel 2000 i decessi per mesotelioma erano poco più di mille, quelli per tumore polmonare poco più di duemila.
Secondo il rapporto nei prossimi dieci anni si potrebbero avere oltre 60.000 morti a causa dell’amianto.
L'amianto non è solo causa di tumori al polmone, ma è alla base anche di problemi respiratori vari con complicanze cardiocircolatorie.
In Italia ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di amianto da bonificare, tra queste 8 milioni sono friabili, con maggiori rischi.
E’ stato dimostrato che è sufficiente respirare poche fibre per ammalarsi ma se le strutture costruite in passato con l’amianto sono in cattive condizioni, il rischio di contrarre una patologia, spesso mortale, a causa di questo materiale fibroso, aumenta a dismisura.
Sono oltre 1 milione i siti contaminati in Italia. Circa 2400 scuole, con più di 350.000 alunni e 50mila, del personale docente e non, esposti, 40 siti di interesse nazionale, 250 ospedali, 1000 biblioteche, 300.000 km di tubature della rete idrica italiana.
Nel mondo, i decessi a causa dell’esposizione all’amianto sono stati 107.000 per mesoteliomi, tumori del polmone e asbestosi. Nonostante ciò la produzione mondiale di amianto è ancora superiore ai 2 milioni di tonnellate ogni anno anche perché la fibra è stata bandita solo da 62 Paesi, tra cui quelli dell’Unione Europea.
Fonte: Osservatorio Nazionale Amianto, 2018
Xagena_Salute_2018
Per approfondimenti sul Tumore al polmone: OncoPneumologia.it https://oncopneumologia.it/