Salute
Lo studio clinico ACTT-2 ( Adaptive Covid-19 Treatment Trial ), coordinato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases ( NIAID ), ha confermato i buoni risultati derivanti dall’uso di Baricitinib ( Olumiant ), un farmaco già impiegato per la cura dell’artrite reumatoide, sui pazienti affetti da forme gravi di COVID-19.
Lo studio ha riguardato una popolazione di 1.000 pazienti con polmonite da COVID-19.
Dallo studio è emerso che i pazienti trattati con Baricitinib presentano una marcata riduzione dei livelli sierici delle citochine infiammatorie mentre i linfociti T e B circolanti ritornano alla norma, con innalzamento del titolo anticorpale contro il virus.
Baricitinib appare in grado di ripristinare la capacità difensiva del sistema immunitario danneggiata dall'infezione da SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19.
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Questo quadro è associato non solo a una riduzione del fabbisogno di Ossigeno per i pazienti e quindi a un miglioramento clinico della polmonite, ma anche a un effetto sulla sopravvivenza.
Solo uno dei 20 pazienti trattati con Baricitinib ( 5% ) è deceduto dopo il completamento del trattamento terapeutico, rispetto a 25 pazienti morti su 56 ( 45% ) nel gruppo di pazienti non-trattati.
ACTT-2 ha raggiunto l'endpoint primario, dimostrando che la popolazione complessiva di pazienti trattati con Baricitinib in combinazione con Remdesivir ha migliorato il tempo mediano di recupero da 8 a 7 giorni rispetto al solo Remdesivir, un miglioramento del 12.5% ( IRR: 1.16; IC 95%: 1.01, 1.32; p = 0.04 ).
Il recupero è stato definito come paziente che non necessitava più di Ossigeno supplementare o cure mediche in ambito ospedaliero, o non era più ricoverato in ospedale al giorno 29.
E' stato anche raggiunto un endpoint secondario pre-specificato. La probabilità di miglioramento dello stato clinico al giorno 15 è risultata maggiore del 30% nei pazienti trattati con Baricitinib in combinazione con Remdesivir rispetto al solo Remdesivir ( OR 1.3; IC 95%: 1.0, 1.6; p = 0.04 ).
È stata riscontrata una diminuzione numerica dei decessi ( 35% ) fino al giorno 29 nei pazienti trattati con Baricitinib più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir nella popolazione complessiva ( rispettivamente, 5.1% vs 7.8%; HR 0.65; IC 95%: 0.39, 1.08 ; p = 0.09 ).
La riduzione della mortalità è stata più pronunciata per i pazienti che ricevevano Ossigeno.
In questo studio non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza per i pazienti trattati con Baricitinib. ( Xagena Medicina )
Fonte: Eli Lilly, 2020
Xagena_Salute_2020