Salute
I batteri antibiotico-resistenti causano ogni anno in Europa circa 30.000 decessi; di questi un terzo sono italiani.
In Italia il consumo di antibiotici è molto elevato ( quinto posto in Europa ), e le percentuali di antibiotico-resistenza sono alte.
Il problema interessa anche la sicurezza alimentare; l'Italia è ai primi posti per la quantità di antimicrobici utilizzati negli animali per la produzione di carni per uso alimentare.
Con riferimento ad alcuni tra i batteri inclusi dall’ECDC nel report annuale di sorveglianza della resistenza anti-microbica in Europa, dall’ultimo report relativo all’anno 2016 è emerso che oltre la metà ( 58.6% ) degli isolati di Escherichia coli, il 34.5% di quelli di Klebsiella pneumoniae, il 33.9% di quelli di Pseudomonas aeruginosa e il 13.7% di quelli di Staphylococcus aureus è resistente ad almeno una delle classi di antibiotici a cui prima era sensibile.
I neonati sono biologicamente suscettibili alle infezioni perché l’immaturità del loro sistema immunitario li rende vulnerabili all’attacco di batteri: il 40% dei tre milioni di decessi neonatali ogni anno nel mondo è dovuto a infezioni.
Nei neonati nati prima del termine la situazione si complica. I neonati pretermine associano alla immaturità biologica la necessità di procedure e terapie molto invasive, che favoriscono l’ingresso di germi responsabili di infezioni ospedaliere generalizzate, molto gravi.
Pertanto, nelle Terapie Intensive Neonatali, l’impiego di antibiotici come terapia o come prevenzione è abituale.
I dati di sorveglianza sulle resistenze batteriche fra i neonati sono attualmente limitati a singoli Centri di assistenza, o a singole Regioni, ma la percezione attuale è che batteri Gram Negativi come Klebsiella e Escherichia coli stiano emergendo quali responsabili di un terzo dei casi di infezione generalizzata.
Nel 18% dei casi l’infezione è provocata da batteri resistenti, e la mortalità è doppia di quella dovuta a germi non-selezionati ( circa 20% versus 10% ).
Il Ministero della Salute ha fornito raccomandazioni per il corretto impiego degli antibiotici.
Quando assumere gli antibiotici ?
Gli antibiotici sono medicinali efficaci esclusivamente nel contrastare le malattie causate da batteri. Non sono utili, invece, per curare infezioni virali, come ad esempio il raffreddore o l’influenza.
Gli antibiotici possono essere assunti solo dopo valutazione da parte di un medico. Non sono medicinali da automedicazione e in farmacia possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica.
Una volta acquistato il farmaco, è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazioni del medico sul dosaggio, tempistica e durata della terapia.
Ogni antibiotico è specifico per curare solo determinate malattie batteriche.
Come assumere gli antibiotici ?
È importante assumere gli antibiotici secondo le dosi consigliate, senza eccedere o ridurre autonomamente il dosaggio e non-interrompere la cura prima del tempo indicato dal medico.
Un comportamento non-corretto potrebbe ridurre l’efficacia della terapia e aumentare il rischio che i batteri sviluppino resistenza all’azione di quell’antibiotico, rendendolo quindi inutile.
Qualora dovessero avanzare delle dosi di antibiotico, queste non vanno assunte senza aver consultato prima il medico, neanche se si ritiene di avere una infezione batterica simile alla precedente.
Poiché alcune malattie infettive pur essendo provocate da microrganismi differenti presentano sintomi simili, solo il medico potrà valutare l’eventuale necessità di intraprendere la terapia antibiotica e il tipo di antibiotico da assumere.
Le dosi avanzate, ormai scadute, vanno eliminate in maniera opportuna. In questo caso bisogna rivolgersi al farmacista.
Provvederà la farmacia al corretto smaltimento.
Come prevenire le infezioni ?
Per prevenire o limitare la diffusione delle infezioni è importante, oltre all'uso responsabile degli antibiotici, adottare comportamenti adeguati.
L’azione più semplice è il lavaggio delle mani. Le mani sono un ricettacolo di germi, alcuni dei quali risiedono normalmente sulla cute senza creare danni, altri invece sono responsabili di infezioni e malattie. Le mani toccando altre persone, animali, superfici, oggetti vari, possono essere contaminate.
I batteri presenti sulle mani possono essere trasmessi ad altre persone con le quali si viene a contatto e possono causare malattie, dalle più frequenti e meno gravi ad altre più gravi e preoccupanti.
È indispensabile lavare sempre le mani con acqua e sapone prima di manipolare gli alimenti, cucinare e mangiare, prima di rimuovere le lenti a contatto, ogni volta che si utilizzano i servizi igienici, dopo aver viaggiato sui mezzi pubblici, dopo aver maneggiato la spazzatura o essere stati a contatto con animali.
Quando non si ha a disposizione acqua e sapone si può impiegare un gel idroalcolico che è altrettanto efficace.
Il ridotto utilizzo di antibiotici permetterà di ridurre il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e permetterà di continuare ad avere antibiotici efficaci per le malattie batteriche. ( Xagena Medicina )
Fonte: Società Italiana di Neonatologia & Ministero della Salute, 2018
Xagena_Salute_2018
Per approfondimenti sulle Malattie infettive: Infettivologia.net https://www.infettivologia.net/