Salute
Su Cell Reports sono stati pubblicati i risultati delle ricerche dell'Istituto Europeo di Oncologia ( IEO ), che hanno delineato per la prima volta il quadro molecolare completo del carcinoma dell'ovaio con le proteine coinvolte dalla malattia e le loro funzioni.
La comprensione delle cause del tumore a livello molecolare è ancora inadeguata per via della sua eterogeneità.
La ricerca ha determinato il quadro completo delle proteine la cui quantità o il livello di attivazione sono specificamente aumentati o diminuiti nelle cellule tumorali, rispetto alla loro controparte sana. E’ stato svelato il proteoma e il fosfoproteoma.
E’ stata in tal modo scoperta la funzione oncogena della proteina CDK7, un enzima che non era mai stato associato al tumore ovarico e che quindi si inserisce tra i nuovi possibili bersagli di terapie molecolari contro questo tumore.
Rispetto agli studi precedenti, i ricercatori hanno adottato un approccio che presenta due aspetti innovativi: da una parte l’utilizzo di cellule primarie, ovvero isolate direttamente dai tessuti appena rimossi, procedimento che evita i problemi associati all’utilizzo di linee cellulari, che possono non rispecchiare i tumori delle pazienti, dall’altra il confronto tra tessuti neoplastici e tessuti normali.
Queste cellule sono state analizzate attraverso tecniche basate sulla spettrometria di massa, che collettivamente prendono il nome di proteomica funzionale. Il risultato è stato il profilo proteomico e fosfoproteomico delle cellule tumorali.
Successive analisi di bioinformatica sui profili ottenuti hanno rivelato quali network biochimici, noti come vie di trasduzione del segnale, siano attivati in modo selettivo nelle cellule tumorali ma non in quelle normali.
Lo studio si è concentrato in particolare sul network controllato dalla proteina CDK7 e ha dimostrato che questa proteina regola la proliferazione delle cellule tumorali e, soprattutto, che l’inibizione dell’attività enzimatica di CDK7 blocca la proliferazione stessa.
Sono all’incirca 4.900 i nuovi casi annui di cancro all’ovaio in Italia e circa 30.000 le donne attualmente in trattamento. Il cancro ovarico rappresenta circa il 30% di tutti i tumori maligni dell’apparato genitale femminile e occupa il decimo posto tra tutti i tumori nelle donne.
In base ai dati dei Registri tumori italiani, si stima che in Italia vi siano circa 40.000 donne viventi con tale neoplasia.
Il tumore ovarico è un tumore molto insidioso, innanzitutto perché è caratterizzato da sintomi aspecifici, in secondo luogo perché non esistono attualmente strumenti di prevenzione né test di screening precoce. Per tali motivi il carcinoma ovarico in più del 60% dei casi viene diagnosticato tardivamente quando è già in stadio avanzato e le possibilità di cura sono molto ridotte.
Solo una diagnosi tempestiva può migliorare le probabilità di sopravvivenza: infatti se il tumore ovarico viene diagnosticato in stadio iniziale la possibilità di sopravvivenza a cinque anni è del 75-95% mentre la percentuale scende al 25% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato. ( Xagena Medicina )
Fonte: IEO Istituto Europeo di Oncologia, 2017
Xagena_Salute_2017
Per approfondimenti: OncoGinecologia.net http://www.oncoginecologia.net/