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Retinoidi: ATRA nel trattamento delle infezioni fungine a livello polmonare e cutaneo



Uno studio ha dimostrato che l’Acido all-trans-retinoico ( ATRA ), un retinoide derivato della vitamina A, principio attivo di un farmaco utilizzato con successo nel trattamento di alcuni tipi di leucemie, risulta efficace anche nel controllo delle infezioni fungine a livello dei polmoni, milza, reni, ossa, cute e tessuto sottocutaneo, causate dall’Aspergillus Fumigatus e dalla Candida Albicans.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Drug Design, Development and Therapy, apre uno scenario nuovo nella cura delle infezioni fungine, diffuse maggiormente negli ospedali e che possono essere letali soprattutto per i pazienti immunocompromessi ( affetti da neoplasie in trattamento con chemioterapici, le persone ricoverate nelle terapie intensive, gli affetti da HIV, i trapiantati, etc. ) e il cui sistema immunitario non risponde alle infezioni in modo efficace.

L'idea di testare l'effetto dell’Acido retinoico sulle specie fungine di Aspergillus e Candida è nata come diretta conseguenza di un precedente studio sulle infezioni fungine delle unghie.
Elena Campione dell'Università di Tor Vergata di Roma aveva studiato gli effetti in vivo - e poi in vitro - del Tazarotene, una molecola della famiglia di ATRA, constatando che il Tazarotene per uso locale risultava molto efficace nel favorire la guarigione delle infezioni delle unghie affette da funghi.

In precedenza uno studio aveva riscontrato che i pazienti affetti da leucemia promielocitica in trattamento con ATRA si ammalavano raramente di infezioni fungine sistemiche.

I dati in vitro hanno confermato che ATRA favorisce il blocco della germinazione delle spore di Candida Albicans e la crescita dei conidi di Aspergillus Fumigatus.

L’obiettivo della ricerca è quello di ottenere una nuova indicazione farmacologica per l’Acido retinoico da impiegare nella cura dell’aspergillosi e della candidiasi sistemica.
Il farmaco potrà essere utilizzato sia in monoterapia che in associazione agli altri antifungini classici sistemici, riducendo i dosaggi di questi ultimi e quindi la tossicità correlata.
La concentrazione di ATRA può essere monitorata anche nel sangue dei pazienti per valutare il rischio delle infezioni fungine.

La diffusione di ceppi fungini resistenti ai triazoli è oramai allarmante e la comunità scientifica sta perseguendo come principale obiettivo quello di identificare nuovi composti non appartenenti a questa classe chimica di sostanze.

I dati preclinici hanno confermato l’effetto ottenuto in vitro circa l’efficacia di ATRA nel controllo dell’infezione sostenuta dai funghi. ( Xagena Medicina )

Fonte: Università di Roma Tor Vergata, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti: Infettivologia.net http://infettivologia.net/



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