Salute
Per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori è disponibile in Italia una capsula a tripla combinazione fissa ( Bismuto subcitrato potassio, Metronidazolo e Tetraciclina ) in associazione a Omeprazolo.
La quadruplice terapia basata sul Bismuto rappresenta la terapia più efficace nel trattamento sia di prima linea sia nei pazienti che non hanno risposto al primo trattamento con altre terapie.
Inoltre il Bismuto permette di trattare situazioni di resistenza antibiotica, in particolare alla Claritromicina, ma anche pazienti che hanno fallito precedenti trattamenti.
L’Helicobacter pylori fa parte del microbiota gastrico, ma non è un batterio residente, è un batterio transiente. Una volta entrato, l'Helicobacter pylori provoca una infezione transitoria del microbiota gastrico e lo può demodulare esattamente come una comune salmonellosi. A questo punto però il microbiota diventa disbiotico, l'Helicobacter diventa batterio dominante e spazza via tutti gli altri batteri facendo intervenire il sistema immunitario.
Nei casi di più forte risposta, il paziente manifesterà gastrite e ulcere, nei casi di risposta più leggera si verificherà solo una infiammazione.
L’Helicobacter pylori è un carcinogeno, ed è stata dimostrata una relazione diretta tra infezione da Helicobacter pylori e tumore allo stomaco.
L'infezione da Helicobacter pylori è ancora molto frequente, e in Italia ha una prevalenza di almeno il 30% con picchi anche del 50% in alcune aree.
L’ Helicobacter pylori può causare sintomi dispeptici, come mal di stomaco e cattiva digestione e, nei pazienti giovani che presentano tali sintomi, diventa fondamentale la ricerca di questo batterio nello stomaco attraverso test non-invasivi.
E’ inoltre necessario testare tutti quei soggetti che hanno un elevato fattore di rischio di sviluppare un tumore allo stomaco come, ad esempio, persone con un certo grado di parentela con un paziente con tumore gastrico.
La terapia a base di Bismuto è stata raccomandata dalle linee guida internazionali per il trattamento dell’infezione da Helicobater pylori nelle zone ad alta e bassa resistenza alla Claritromicina e dalle recenti linee guida italiane anche in prima linea nel trattamento dell’Helicobacter pylori.
Il trattamento dell’Helicobacter pylori può quindi consistere in una terapia della durata di 7-14 giorni con una combinazione di antibiotici in associazione a un inibitore della pompa protonica ( PPI ) o con antagonisti dell’istamina ( H2 ).
Gli inibitori della pompa protonica e gli antagonisti dell’istamina servono a migliorare i sintomi dell’ulcera e a curare l’infiammazione della mucosa gastrica.
Gli studi pubblicati tra il 2006 e il 2011 hanno dimostrato che le percentuali di eradicazione dell’Helicobacter pylori con trattamenti a base di Claritromicina sono diminuite da circa il 79% al 61%.
L’utilizzo della nuova formulazione terapeutica a base di Bismuto, in combinazione con l’Omeprazolo, come trattamento per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori si basa su uno studio clinico, che ha dimostrato che un trattamento di 10 giorni con Bismuto subcitrato potassio, Metronidazolo e Tetraciclina, più Omeprazolo è più efficace di un trattamento di 7 giorni con la terapia standard Omeprazolo, Amoxicillina e Claritromicina ( OAC ) per eradicare il batterio.
Lo studio ha dimostrato in primo luogo che Bismuto subcitrato potassio, Metronidazolo e Tetraciclina, più Omeprazolo era equivalente a Omeprazolo, Amoxicillina e Claritromicina nell’eradicazione dell’Helicobacter pylori nella maggior parte dei pazienti che aderivano perfettamente alle istruzioni dello studio.
La nuova formulazione a base di Bismuto più Omeprazolo ha mostrato una percentuale di eradicazione del 93% in confronto a Omeprazolo, Amoxicillina e Claritromicina, che presentava una percentuale di eradicazione del 70%.
Inoltre, la terapia con Bismuto subcitrato potassio, Metronidazolo e Tetraciclina, più Omeprazolo, è risultata più efficace di Omeprazolo, Amoxicillina e Claritromicina per eradicare l’Helicobacter pylori in tutti i pazienti che sono stati assegnati random al trattamento. La nuova formulazione a base di Bismuto, più Omeprazolo, ha mostrato una percentuale di eradicazione dell’80% in confronto a Omeprazolo, Amoxicillina e Claritromicina che faceva riscontrare una percentuale di eradicazione del 55% dei pazienti. ( Xagena Medicina )
Fonte: Fismad, Aigo, Sied, Sige, 2017
Xagena_Salute_2017
Per approfondimenti: Gastroenterologia.net http://www.gastroenterologia.net/