Salute
Venerdì 11 Marzo 2011 - Bevacizumab ( Avastin ) migliora in modo significativo la sopravvivenza quando aggiunto a chemioterapia per il tumore colorettale metastatico.
Lo studio BEAT ( Bevacizumab Expanded Access Trial ) ha valutato la sicurezza e l’efficacia di Bevacizumab più chemioterapia di prima linea in una coorte di pazienti con questio tipo di neoplasia.
Pazienti con carcinoma colorettale metastatico non-operabile, trattati con chemioterapia ( a scelta del medico ) più Bevacizumab [ 5 mg/kg ogni 2 settimane ( regimi con 5-Fluorouracile ) o 7.5 mg/kg ogni 3 settimane ( regimi con Capecitabina ) ].
L’end point primario era la sicurezza, mentre gli obiettivi secondari erano rappresentati dalla sopravvivenza libera da progressione e dalla sopravvivenza generale.
L’analisi finale è stata svolta su 1.914 pazienti ( maschi 58%; età mediana: 59 anni ).
La chemioterapia includeva 5-Fluorouracile / Leucovorina ( 5-FU/LV ) più Oxaliplatino ( 29% ), Irinotecan più 5-FU/LV ( 26% ), Capecitabina più Oxaliplatino ( 18% ), e monoterapia ( 16% ).
Eventi avversi gravi o di grado 3-5 correlati a Bevacizumab hanno incluso sanguinamento ( 3% ), perforazione gastrointestinale ( 2% ), tromboembolismo arterioso ( 1% ), ipertensione ( 5.3% ), proteinuria ( 1% ), e complicazioni sulla guarigione della ferita ( 1% ).
La mortalità a 60 giorni è stata del 3%.
Il valore mediano di sopravvivenza libera da progressione è stato di 10.8 mesi e quello di sopravvivenza generale ha raggiunto i 22.7 mesi.
In conclusione, lo studio BEAT ha mostrato che il profilo di efficacia e sicurezza di Bevacizumab nella pratica clinica di routine è in linea con i risultati osservati in studi clinici prospettici, randomizzati, e in un altro ampio studio osservazionale condotto negli Stati Uniti. ( studio BRiTE ). ( Xagena Medicina )
Fonte: Ann Oncol, 2009
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