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Cardiochirurgia nell’adulto: i bassi dosaggi di corticosteroidi riducono il rischio di fibrillazione atriale e la durata della ventilazione meccanica


Martedì 1 Marzo 2011 - Il bypass cardiopolmonare e la chirurgia cardiaca sono associati a una significativa risposta infiammatoria sistemica con possibile aumento delle complicanze post-operatorie.

I Ricercatori del Royal Perth Hospital in Australia, hanno condotto una meta-analisi per valutare se i benefici e i rischi dell’uso di corticosteroidi fossero dose-dipendenti nell’intervento cardiochirurgico dell’adulto.

Dalla letteratura internazionale sono stati identificati 50 studi randomizzati per un totale di 3.323 pazienti.

La profilassi con corticosteroidi ha ridotto il rischio di fibrillazione atriale ( 25.1% versus 35.1%; numero necessario da trattare, NNT:=10; rischio relativo, RR=0.74; P<0.01 ) e la durata della permanenza nel reparto di terapia intensiva ( differenza media pesata: -0.37 giorni; P<0.01 ) e in ospedale ( differenza media pesata: -0.66 giorni; P=0.03 ), rispetto al placebo.

L’uso di corticosteroidi non è risultato associato a un aumento del rischio di infezione per qualsiasi causa ( RR=0.93; P=0.73 ), mentre è risultata comune l’iperglicemia che ha richiesto infusione di Insulina dopo la profilassi con corticosteroidi ( 28.2%; RR=1.49; P<0.01 ).

Non sono stati osservati ulteriori benefici sugli esiti per un dosaggio totale di Idrocortisone superiore a 1000 mg; dosi molto elevate di corticosteroidi sono risultate associate a ventilazione meccanica prolungata.

Dallo studio è emerso che bassi dosaggi di corticosteroidi sono efficaci quanto alte dosi nel ridurre il rischio di fibrillazione atriale e durata della ventilazione meccanica, ma sono associati a un numero inferiore di effetti collaterali nel corso dell’intervento cardochirurgico in pazienti adulti. ( Xagena Medicina )

Fonte: Circulation, 2009

Link: CardiologiaOnline.it

Link: MedicinaNews.it


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