Salute
Oxervate, un collirio a base di Cenergermin, per la cheratite neurotrofica moderata o grave è stato approvato dalla Commissione Europea sulla base del giudizio positivo del Comitato scientifico, CHMP, dell'Agenzia regolatoria europea EMA
La valutazione di Oxervate è avvenuta mediante procedura accelerata.
La cheratite neurotrofica è una malattia rara, per la quale non esistevano trattamenti efficaci, e che può portare alla progressiva perdita della visione attraverso una rapida degenerazione della cornea legata a danno al nervo trigemino.
Oxervate è, pertanto, il primo trattamento biotecnologico autorizzato per questa specifica indicazione in Europa.
Questo è il risultato frutto di una ricerca partita molti decenni fa, quando Rita Levi Montalcini scoprì il fattore di crescita nervoso umano, NGF ( Nerve Growth Factor ).
Da allora, la ricerca su questa proteina, che viene prodotta dal corpo umano, responsabile dello sviluppo, del mantenimento e della sopravvivenza delle cellule nervose, è proseguita in varie direzioni, tra cui quella oftalmica.
Cenegermin, il principio attivo di Oxervate, è la versione ricombinante del nerve growth factor umano, ed è stato ottenuto tramite ingegneria genetica.
La prima dimostrazione della applicazione clinica di NGF in oftalmologia è arrivata nel 1998 con un lavoro, pubblicato sul New England Journal of Medicine ( NEJM ).
La versione ricombinante di NGF ristabilisce l’innervazione dell’area corneale compromessa dalla malattia e consente un recupero della funzione visiva. ( Xagena )
Fonte: Dompè, 2017
Xagena_Salute_2017
Per approfondimenti: OftalmologiaOnline.net http://oftalmologiaonline.net/