Salute
Venerdì 11 Marzo 2011 - Imatinib ( Glivec ) è attivo nel cordoma di stadio avanzato.
L’evidenza dell’esistenza di bersagli a monte e a valle dell’attivazione del pathway della rapamicina ( mTOR ) hanno indotto i ricercatori dell’Istitutio Nazionale dei Tumori di Milano, a combinare un inibitore di mTOR, Sirolimus ( Rapamune ), a Imatinib nel trattamento del cordoma in fase avanzata, resistente a Imatinib.
A partire da luglio 2007, 10 pazienti con cordoma di stadio avanzato con resistenza secondaria a Imatinib e dimostrazione biochimica o immunoistochimica dell’attivazione dell’effettore a monte e/o a valle di mTOR, hanno iniziato un trattamento con Imatinib ( 400 mg/die ) più Sirolimus ( 2 mg/die ).
La durata media del trattamento è stata di 9 mesi.
Tra i 9 pazienti valutabili per la risposta, a 3 mesi, è stato osservato: 1 caso di risposta parziale RECIST, 7 casi di malattia stabile e 1 di malattia progressiva.
In accordo con i criteri di Choi applicati anche alle immagini ottenute con risonanza magnetica, sono state osservate 7 risposte parziali ( diminuzione maggiore o uguale a 10% nella dimensione del tumore in 4 casi ), 1 caso di malattia stabile e 1 di malattia progressiva.
Sette pazienti hanno avuto una risposta all’esame PET ( tomografia a emissione di positroni ).
Il beneficio clinico [ risposta completa RECIST più risposta parziale più malattia stabile maggiore o uguale a 6 mesi ] è stato dell’89%.
L’analisi pre-trattamento degli effettori di mTOR portata a termine in 9 casi è risultata positiva per tutti i pazienti ( attivazione di AKT in 6 pazienti, espressione/attivazione di S6Sp6 in 7 ).
La biopsia post-trattamento in un paziente responsivo ha confermato lo spegnimento di S6.
In conclusione, in aggiunta a PDGFRB, il pathway di mTOR può essere attivato nel cordoma e la combinazione di Imatinib più analoghi della Rapamicina potrebbe rivelarsi efficace nei casi di cordoma resistente a Imatinib. ( Xagena Medicina )
Fonte: Ann Oncol, 2009
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