Salute
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’impiego del farmaco ipocolesterolemizzante Crestor ( Rosuvastatina ) in alcuni pazienti che sono ad aumentato rischio di malattia cardiaca.
L’obiettivo della nuova indicazione è quello di ridurre la probabilità di infarto miocardico o di ictus o la necessità di procedure di vascolarizzazione in soggetti che non hanno mai sofferto di una malattia cardiaca, ma sono comunque ad aumentato rischio di un evento cardiaco.
In modo specifico, sono interessati uomini di 50 anni di età o più anziani e donne di 60 anni o età superiore con alti livelli plasmatici di hs-CRP ( proteina C-reattiva ad alta sensibilità ), e almeno un fattore di rischio cardiovascolare tradizionale, come fumo, ipertensione, una storia familiare di malattia cardiaca prematura, o bassi livelli di colesterolo HDL.
Questa indicazione non trova applicazione nei soggetti con elevati livelli di hs-CRP, ma nessun tradizionale fattore di rischio cardiovascolare.
La Rosuvastatina agisce bloccando l’enzima HMG-CoA reduttasi, impedendo in tal modo la produzione di alte quantità di colesterolo LDL.
La nuova indicazione si basa sui risultati dello studio JUPITER, che ha messo a confronto 8.901 pazienti trattati con Rosuvastatina per 2 anni con un ugual numero di soggetti che avevano assunto placebo.
I pazienti del gruppo Rosuvastatina hanno sofferto di un numero minore di eventi avversi cardiaci, tra cui infarto miocardico e ictus, e sono stati sottoposti a un numero minore di procedure come l’angioplastica coronarica o il bypass coronarico per trattare o rivascolarizzare le proprie arterie.
La proteina C-reattiva ad alta sensibilità è un indicatore non-specifico di infiammazione, che è associato all’accumulo di colesterolo e di altro materiale grasso nelle coronarie.
Crestor è già approvato, in combinazione con la dieta e l’esercizio fisico, per abbassare il colesterolo LDL e i trigliceridi nei pazienti con elevate quantità di queste sostanze nel sangue.
Il farmaco è anche stato approvato per rallentare la progressione dell’aterosclerosi. ( Xagena Medicina )
Fonte: FDA, 2010
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