Salute
I cromosomi che costituiscono il genoma umano sono organizzati in 23 coppie ( una delle quali caratterizza il sesso maschile o femminile ).
E' possibile osservare la loro struttura solo quando, durante la divisione cellulare, diventano visibili al microscopio.
Uno studio pubblicato su Journal of Medical Genetics, a firma dei ricercatori dell’IRCCS Medea – Associazione La Nostra Famiglia, guidati da Maria Clara Bonaglia in collaborazione con il gruppo di Orsetta Zuffardi dell’Università di Pavia, ha esaminato al microscopio le 23 coppie di cromosomi di una bambina con un ritardo dello sviluppo.
La ventiduesima coppia ha mostrato un cromosoma 22 a forma di anello, una conformazione che assume un cromosoma quando perde le estremità ( i telomeri ) e diventa circolare.
Oltre a rendere molto instabile il cromosoma, il processo di fusione delle estremità rotte può provocare anche la perdita di materiale genetico ( delezioni ), come di fatto dimostrato per l'anello 22 rilevato in tutte le cellule della bambina.
Il ritardo dello sviluppo della bambina poteva, perciò, essere inquadrato a posteriori nella sindrome di Phelan-McDermid, una malattia genetica rara associata alla delezione terminale della regione q13 di un cromosoma 22 e caratterizzata principalmente da disabilità intellettiva, mancato sviluppo della parola e del linguaggio.
Non si spiegava però la presenza di anomalie cerebrali complesse e di una dermatite atopica.
Sequenziando l’intero genoma della bambina, i ricercatori hanno individuato che solo un cromosoma 22 dei 46 cromosomi appariva completamente danneggiato.
Il cromosoma 22 dopo essersi frantumato in 8 pezzi, di cui 3 presenti in più copie, è rinato formando una struttura ad anello.
In seguito a questa catastrofe cromosomica, i vari frammenti si sono riassemblati in maniera casuale, grazie ai meccanismi di riparazione del DNA, originando un anello 22 altamente complesso.
Questo fenomeno catastrofico, definito cromotripsi, è lo stesso che porta alla formazione di cromosomi ad anello altrettanto complessi descritti, ad oggi, solo in oncologia.
In questo studio è stato dimostrato, per la prima volta, che il fenomeno cromotripsi può causare anelli altamente complessi anche nei difetti congeniti.
Nella bambina presa in esame, il ritardo dello sviluppo, aggravato da anomalie cerebrali complesse e dermatite atopica, sono verosimilmente conseguenza di una alterazione globale del cromosoma ad anello riarrangiato.
Questi risultati gettano un po’ di luce sulle possibili cause alla base dell’estrema eterogeneità clinica osservata nei bambini colpiti da sindrome di Phelan-McDermid, nella quale la gravità dei sintomi clinici può essere attribuita solo in parte alla presenza della delezione 22q13.
I dati rafforzano la crescente evidenza che i riarrangiamenti cromosomici possono essere più complessi di come appaiono dagli approcci diagnostici convenzionali e che il quadro clinico non può essere spiegato sulla sola base della presenza di una regione deleta o presente in più copie.
Poiché i cromosomi ad anello possono riguardare tutti i cromosomi umani è verosimile che altri anelli diagnosticati alla nascita possano essere generati da un meccanismo come quello descritto per il cromosoma 22 e potrebbero chiarire la variabilità clinica osservata, per esempio, nei bambini affetti da altre malattie genetiche rare legate agli anelli 14 e 20. ( Xagena Medicina )
Fonte: IRCCS Medea – Associazione La Nostra Famiglia, 2018
Xagena_Salute_2018
Per approfondimenti sulle Malattie rare: MalattieRare.net https://www.malattierare.net/