Salute
Una ricerca condotta presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e l’Università Cattolica in collaborazione con la New York University, ha scoperto che il dolore renale cronico è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli. Ciò ha consentito di ipotizzare le sue cause nonché nuove forme di trattamento.
Pubblicata sul Journal of Nephrology, la ricerca è stata condotta presso il Centro per le Malattie Rare del Rene della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, diretto da Giovanni Gambaro, e che fa parte della rete ERKnet, che riunisce i Centri di eccellenza europei per le malattia rare del rene.
Il Centro del Policlinico Gemelli si occupa di cura e ricerca sul rene con midollare a apugna da diversi anni.
Esistono delle differenze di genere riguardo alle malattie renali: alcune di esse sono più frequenti nelle donne, sia perché legate alla gravidanza ( ad esempio, pre-eclampsia, una complicanza della gestazione caratterizzata da pressione alta ), sia per una diversa suscettibilità nei due sessi ( ad esempio le infezioni del rene, la nefrite in corso di lupus ).
Sebbene la calcolosi urinaria sia meno frequente nelle donne rispetto ai maschi, una forma particolare di calcolosi legata a una malformazione renale, il rene con midollare a spugna, è più frequente nella donna.
Il rene con midollare a spugna è una malattia rara con una incidenza compresa tra 5 su 10mila e 5 su 100mila, che si caratterizza in genere per i numerosi episodi di calcolosi cui i pazienti che ne sono affetti vanno incontro.
Una delle manifestazioni del rene con midollare a spugna, cioè il dolore renale cronico, è così rara che fino a oggi non era stato possibile studiarla. Questa condizione è molto invalidante e la sua cura, assai difficile, può richiedere l’uso di analgesici maggiori compresi gli oppioidi.
Poiché la malattia è ignota a molti medici, accade che alcune delle pazienti che ne sono affette non siano credute e siano considerate drug-seekers ( dipendenti da farmaci ).
Nell’articolo pubblicato sul Journal of Nephrology, Gambaro e un team italo-statunitense hanno potuto indagare 92 pazienti, quasi tutte donne, affette da rene con midollare a spugna e dolore renale cronico.
Ciò è stato possibile in quanto negli Stati Uniti e in Canada esistono tre gruppi di auto-aiuto che si incontrano su Facebook.
Avvalendosi di questionari specifici il gruppo di ricerca oltre a quantificare quanto grave sia la sofferenza di queste pazienti e quanto venga compromessa la vita familiare, lavorativa e sociale ha anche scoperto che il dolore renale cronico di queste donne è spesso indipendente dalla espulsione dei calcoli.
Lo studio ha consentito di ipotizzare le cause nonché nuove forme di trattamento, ad esempio la simpaticectomia percutanea renale.
Si tratta di una tecnica mini-invasiva di denervazione del rene che si ottiene con un catetere introdotto nell’aorta e quindi nell’arteria renale che rilasciando energia a radiofrequenza interrompe i nervi che decorrono nella parete dell’arteria renale.
Questa denervazione renale viene impiegata per il trattamento dell’ipertensione resistente ai farmaci, ma è stata anche impiegata con successo dal gruppo di Gambaro in un’altra forma di dolore renale cronico, la rara sindrome del dolore cronico renale con microematuria. ( Xagena Medicina )
Fonte: Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma, 2018
Xagena_Medicina_2018
Per approfondimenti sulle Malattie Renali: Nefrologia.net https://www.nefrologia.net/