Salute
Mercoledì 23 Febbraio 2011 - La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia cronica funzionale gastrointestinale e attualmente non ci sono evidenze concordanti in merito al trattamento di questa condizione con farmaci antidepressivi e terapie psicologiche.
E’ stata svolta una revisione sistematica della letteratura e una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati.
Sono stati selezionati gli studi relativi a pazienti adulti con sindrome dell’intestino irritabile svolti confrontando antidepressivi versus placebo e terapie psicologiche versus terapie di controllo o gestione standard.
La strategia di ricerca ha portato all’identificazione di 571 citazioni. In totale 32 studi randomizzati sono risultati adatti all’inclusione nell’analisi: 19 avevano confrontato terapie psicologiche versus terapie di controllo o gestione standard; 12 antidepressivi versus placebo e 1 sia terapie psicologiche sia farmaci antidepressivi versus placebo.
La qualità è risultata generalmente buona per gli studi riguardanti gli antidepressivi, ma scarsa per quelli sulle terapie psicologiche.
Il rischio relativo di persistenza dei sintomi di sindrome infiammatoria intestinale con antidepressivi versus placebo è stato di 0.66, con effetti simili per i trattamenti con antidepressivi triciclici e inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ).
Il rischio relativo di persistenza dei sintomi con terapie psicologiche è stato pari a 0.67.
Il numero di pazienti da trattare è stato di 4 per entrambi i tipi di intervento.
In conclusione, secondo la revisione i farmaci antidepressivi sono risultati efficaci nel trattamento della sindrome infiammatoria intestinale. Le evidenze sono di qualità inferiore per quanto riguarda l’uso di terapie psicologiche, ma i dati disponibili suggeriscono che tali terapie potrebbero essere altrettanto efficaci. ( Xagena Medicina )
Fonte: Gut, 2009
Link: Gastroenterologia.net
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