Vulvodinia
Vulvodinia - Graziottin
Xagena Newsletter
Xagena Mappa

Emodialisi: effetto significativo, seppur modesto, di Aggrenox nel ridurre il rischio di stenosi e nel migliorare la durata della pervietà primaria non-assistita dei nuovi graft


Mercoledì 2 Marzo 2011 - La stenosi del graft artero-venoso con conseguente trombosi è la principale causa di complicazioni nei pazienti che si sottopongono a emodialisi. Interventi procedurali potrebbero ripristinare la pervietà, ma sono costosi.
Benchè non ci siano terapie farmacologiche approvate, il Dipiridamolo potrebbe essere promettente grazie alla sua nota attività antiproliferativa vascolare.

Uno studio randomizzato, in doppio-cieco, controllato con placebo, ha valutato l’associazione Dipiridamolo 200 mg e Acido Acetilsalicilico 25 mg ( Aggrenox ), somministrata 2 volte al giorno dopo il posizionamento di un nuovo graft fino al raggiungimento dell’esito primario, la perdita della pervietà primaria non-assistita ( pervietà senza trombosi o richiesta di intervento ).

L’esito secondario era un esito cumulativo di fallimento del graft e mortalità.

In 13 Centri negli Stati Uniti, 649 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Dipiridamolo più Acido Acetilsalicilico ( 321 pazienti ) oppure placebo ( 328 pazienti ) per un periodo di 4.5 anni, con 6 mesi di follow-up aggiuntivo.

L’incidenza della pervietà primaria non-assistita a 1 anno è stata del 23% nel gruppo placebo e del 28% in quello Dipiridamolo più Acido Acetilsalicilico, una differenza assoluta di 5 punti percentuali.

Il trattamento con Dipiridamolo più Acido Acetilsalicilico ha prolungato in modo significativo la durata della pervietà primaria non-assistita ( hazard ratio, HR=0.82; P=0.03 ).

Non sono state riscontrate differenze significative nei due gruppi riguardo all’incidenza di fallimento del graf, mortalità, composito di fallimento del graft e della mortalità, e gravi eventi avversi ( tra cui sanguinamento ).

In conclusione, il trattamento con Dipiridamolo più Acido Acetilsalicilico ha avuto un effetto significativo, seppur modesto, nel ridurre il rischio di stenosi e nel migliorare la durata della pervietà primaria non-assistita dei nuovi graft. ( Xagena Medicina )

Fonte: N Engl J Med, 2009

Link: Nefrologia.net

Link: MedicinaNews.it


Indietro