Salute
Sebbene sia noto che le riacutizzazioni siano elementi chiave nella BPCO (malattia polmonare cronica ostruttiva ), la comprensione della loro frequenza, dei determinanti e degli effetti è incompleta.
I ricercatori dello studio Eclipse ( Evaluation of COPD Longitudinally to Identify Predictive Surrogate Endpoints ) hanno voluto verificare l’ipotesi dell’esistenza di Un fenotipo di suscettibilità, indipendente dalla gravità della malattia.
Sono stati esaminati 2.138 pazienti partecipanti allo studio ECLIPSE, di cui si è valutata la frequenza delle esacerbazioni per un periodo di 3 anni.
Le esacerbazioni sono state definite come eventi che richiedevano la prescrizione di antibiotici o corticosteroidi ( o di entrambi ) oppure l'ospedalizzazione ( grave esacerbazione ).
Le esacerbazioni sono diventate più frequenti e gravi all'aumentare della gravità della bronco pneumopatia cronica ostruttiva.
I tassi di riacutizzazione nel primo anno di follow-up, utilizzando la stadiazione GOLD, sono stati pari a 0.85 per i pazienti con BPCO allo stadio 2, 1.34 per quelli allo stadio 3, e 2 nei casi di stadio 4.
In generale, il 22% dei pazienti con malattia allo stadio 2, il 33% allo stadio 3 e il 47% allo stadio 4 sono andati incontro a frequenti esacerbazioni ( due o più nel corso del primo anno di follow-up ).
Il singolo migliore fattore predittivo di riacutizzazione, in tutti gli stadi GOLD, è risultata la storia di riacutizzazioni.
Il fenotipo ad alta frequenza di riacutizzazioni è risultato relativamente stabile durante i tre anni di osservazione e potrebbe essere predetto sulla base degli eventi riportati dal paziente come trattati in precedenza.
In aggiunta all'associazione con una malattia più grave e a precedenti esacerbazioni, il fenotipo è risultato indipendentemente correlato a una storia di reflusso gastroesofageo o bruciore di stomaco, a una più scarsa qualità di vita e a un elevato valore della conta dei leucociti. ( Xagena Medicina )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2010
Link: PneumologiaOnline.net
Link: MedicinaNews.it