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Fistola bronchiale associata a trattamento con Sunitinib dopo radioterapia


Mercoledì 30 Marzo 2011 - Medici del Centre Hospitalier Saint Quentin in Francia , hanno segnalato un caso di fistola bronchiale associata a Sunitinib ( Sutent ) in un paziente precedentemente sottoposto a radioterapia.

Un uomo di 40 anni con diagnosi di carcinoma a cellule renali e inizialmente sottoposto a nefrectomia radicale, ha presentato nel 2007 una recidiva con metastasi cerebrali, del mediastino e del polmone.

Una tomografia computerizzata del torace (CT) ha mostrato un tumore sottocarinale che ostruiva il bronco intermedio.

Il paziente è stato inizialmente trattato con radioterapia a livello cerebrale e del torace e poi con Sunitinib 50 mg/die, per 4 settimane con 2 settimane di riposo.

Due mesi dopo l'inizio del trattamento, una TAC ha evidenziato una marcata riduzione delle dimensioni del tumore, associata a una fistola bronchiale. Questo è stato confermato dalla broncoscopia flessibile, che ha mostrato una necrosi completa del tumore e un’ampia perforazione del bronco intermedio.

Il trattamento con Sunitinib è stato immediatamente sospeso ed è stata istituita profilassi antibiotica.

Non è stato possibile effettuare un impianto di stent endobronchiale.

Due settimane più tardi, la broncoscopia flessibile ha rivelato la ricomparsa di una massa giallastra sporgente nel bronco intermedio ( ostruzione del 40% ).

Pochi mesi dopo, l'ostruzione del bronco intermedio è progredita fino al 90% ed è stata associata a un’ostruzione controlaterale del bronco principale di sinistra ( 20% ).

E’ stata eseguita una broncoscopia rigida con l’obiettivo di eliminare l'ostruzione ed è stato posizionato uno stent endobronchiale con soddisfacenti risultati iniziali.

Nel 2008, il paziente ha presentato una nuova ostruzione bronchiale al di sotto dello stent endobronchiale, ma ha rifiutato la broncoscopia rigida e poco dopo è morto.

Sunitinib, un inibitore multitarget della tirosin-chinasi con attività antiangiogenica e antitumorale, è stato approvato per il trattamento del carcinoma renale avanzato. Questo trattamento è generalmente ben tollerato. Tuttavia possono presentarsi complicanze gravi.
Secondo la scala di probabilità di Naranjo, la fistola bronchiale era probabilmente correlata al trattamento con Sunitinib.

Questo è un raro caso di perforazione bronchiale con conseguente fistola associata a Sunitinib dopo radioterapia del mediastino.
Secondo gli Autori può risultare opportuno eseguire uno stretto monitoraggio dei pazienti con metastasi polmonari prossimali trattati con Sunitinib ( TAC e, se appropriato, il posizionamento di uno stent endobronchiale ). ( Xagena Medicina )
Basille D et al, Ann Pharmacother 2010; 44: 383-386

Link: Farmaci.net

Link: MedicinaNews.it


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