Salute
I corticosteroidi per via inalatoria aumentano in modo modesto il rischio di insorgenza e di progressione del diabete mellito, soprattutto se somministrati a dosaggi elevati.
L’incidenza di diabete tra i pazienti affetti da malattie respiratorie è risultata più alta del 34% tra coloro che hanno fatto uso di corticosteroidi per via inalatoria, mentre la progressione della malattia diabetica, definita come necessità di Insulina nei pazienti trattati con farmaci antidiabetici orali, è stata superiore al 34% con l'impiego di corticosteroidi per via inalatoria.
I dosaggi elevati, spesso utilizzati per la BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) aumentano questi rischi.
Pertanto, i pazienti prima di iniziare una terapia con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria dovrebbero essere valutati per lo stato glicemico; inoltre, il trattamento con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria deve essere limitato alle situazioni in cui il vantaggio terapeutico è ben definito.
E’ già nota l’esistenza di una correlazione tra corticosteroidi per via sistemica e resistenza all'insulina e iperglicemia.
Nel nuovo studio, i Ricercatori hanno preso in esame i dati del Programma di assicurazione sanitaria del Quebec ( Canada ).
Sono stati seguiti 349.516 pazienti, non-diabetici al basale, affetti da malattie respiratorie, che hanno iniziato ad assumere corticosteroidi per via inalatoria a partire dal 1990 e fino al 2005.
E’ stato rilevato che 30.167 pazienti avevano sviluppato diabete mellito nell’arco di un periodo osservazionale medio di 5.5 anni. Di questi, 2.009 avevano presentato progressione della malattia con passaggio dagli antidiabetici orali all'Insulina.
L'incidenza di diabete ha mostrato un’associazione dose-risposta con l'impiego dei corticosteroidi per via inalatoria.
L'aumento del rischio è risultato maggiore con la più alta dose, equivalente a 1.000 microgrammi di Fluticasone al giorno o più, con un rate ratio ( RR ) pari a 1.64, rispetto al non-uso.
Ma il rischio di insorgenza del diabete è risultato significativamente elevato anche con l’utilizzo della dose più bassa, equivalente a meno di 500 microgrammi di Fluticasone al giorno ( RR=1.18 ).
La progressione del diabete mellito ha mostrato un andamento simile con un valore RR di 1.54 a dosi di corticosteroidi per via inalatoria equivalente a 1.000 microgrammi di Fluticasone o più al giorno, rispetto al non-impiego.
Dosaggi moderati, equivalenti a 500-999 mcg di Fluticasone quotidiano hanno anche mostrato un rischio significativamente elevato di progressione ( RR=1.30 ).
Questi risultati potrebbero avere un impatto sul rapporto rischio-beneficio dei corticosteroidi per via inalatoria nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva.
L'efficacia dei corticosteroidi per via inalatoria nel trattamento della BPCO è controverso, ma questi farmaci vengono utilizzati da oltre il 70% dei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva.
I pazienti affetti da BPCO sono tipicamente nella fascia di età in cui è maggiore il rischio di insorgenza del diabete. ( Xagena Medicina )
Fonte: American Journal of Medicine, 2010
Link: PneumologiaOnline.net
Link: MedicinaNews.it