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Il Propranololo, un beta-bloccante, potrebbe rallentare la crescita del melanoma senza evidenza di metastasi



Il beta-bloccante Propranololo, anche noto come Inderal, che trova comune impiego come farmaco cardiologico, potrebbe rallentare la crescita del melanoma senza evidenza di metastasi.

Il nuovo studio clinico è stato condotto da ricercatori dell'Università di Firenze.

E' stata valutata l’efficacia clinica della terapia con beta-bloccante nei pazienti con melanoma non-metastatico per stabilire se il Propranololo fosse in grado di migliorare la sopravvivenza libera da progressione.
E' stato osservato che il gruppo di pazienti che usava il farmaco aveva un rischio di progressione della malattia dell’80% inferiore.

Un precedente studio retrospettivo aveva mostrato che in alcuni pazienti affetti da melanoma la neoplasia restava in uno stato dormiente.
Questi malati, chiamati sopravvissuti di lungo periodo, non passavano allo stadio metastatico.

I ricercatori hanno somministrato il Propranololo a un gruppo di pazienti con diagnosi di melanoma non-metastatico a rischio di progressione.
L'analisi è stata effettuato dopo 3 anni; è stata osservata una riduzione statisticamente significativa del rischio di progressione, rispetto al gruppo di controllo.

Lo studio è stato condotto su 53 pazienti, età media 63 anni. Di questi, 19 sono stati trattati con Propranololo.

Nel 41.2% dei pazienti che non avevano assunto il farmaco è stata osservata una progressione della malattia, contro il 15.8% di chi aveva invece ricevuto il beta-bloccante.

Il Propranololo è un betabloccante non-selettivo che agisce su tutti i recettori.

Per validare le osservazioni emerse è' stato disegnato uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, che coinvolgerà circa 400 pazienti, 200 trattati con Propranololo e 200 con placebo.

Non si conosce il meccanismo di azione del Propranololo. Si sono fatte due ipotesi. La prima si fonda su un già noto effetto anti-neovascolarizzazione del tumore da parte di questo beta-bloccante. Il Propranololo è infatti impiegato nel trattamento degli emangiomi nei neonati con l'obiettivo di ridurre la vascolarizzazione e la crescita di questo tumore vascolare benigno.
L’altra ipotesi è che il Propranololo contrasti le sostanze adrenergiche ( Adrenalina e Noradrenalina ), che stimolano la crescita tumorale. ( Xagena Medicina )

Fonte: JAMA Oncology, 2017

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Per approfondimenti: OncologiaBase.it http://oncobase.it/



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