Salute
Martedì 15 Febbraio 2011 - La carenza androgenica è comune negli uomini con insufficienza cardiaca ed è associata a un aumento della morbilità e della mortalità.
Gli estrogeni si formano in seguito all’aromatizzazione degli androgeni; dunque, un metabolismo estrogenico anomalo potrebbe essere un segnale premonitore di scompenso cardiaco.
Un gruppo di Ricercatori polacchi ha esaminato la relazione tra la concentrazione sierica di estradiolo e la mortalità in uomini con insufficienza cardiaca cronica e ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ).
Sono stati coinvolti nello studio prospettico, condotto presso 2 Centri cardiologici in Polonia, 501 uomini di età media 58 anni con insufficienza cardiaca cronica, frazione di eiezione ventricolare sinistra del 28%, nelle classi NYHA 1, 2, 3 e 4, rispettivamente in numero di 52, 231, 181 e 37 pazienti, reclutati nel periodo 2002-2006.
La coorte è stata suddivisa in quintili di estradiolo sierico ( quintile 1: inferiore a 12.90 pg/mL; quintile 2: 12.90-21.79 pg/mL; quintile 3: 21.80-30.11 pg/mL; quintile 4: 30.12-37.39 pg/mL e quintile 5: maggiore o uguale a 37.40 pg/mL ).
Il quintile 3 è stato considerato retrospettivamente come gruppo di riferimento.
Le concentrazioni sieriche di estradiolo e androgeni ( testosterone totale e deidroepiandrosterone solfato, DHEA-S ) sono state misurate con saggi immunologici.
Tra i 501 uomini con insufficienza cardiaca cronica, si sono verificati 171 decessi ( 34% ) durante i 3 anni di follow-up. Rispetto al quintile 3, nel quintile più basso e in quello più alto, si è verificata un aumento di mortalità ( hazard ratio aggiustato, HR=4.17; P<0.001 ).
Questi 2 quintili avevano caratteristiche cliniche differenti ( quintile 1: aumento di testosterone sierico totale, diminuzione del DHEA-S sierico, classe NYHA avanzata, ridotta funzione renale e diminuzione del tessuto grasso totale; quintile 5: aumento della bilirubina sierica e degli enzimi epatici e diminuzione dei livelli sierici di sodio, P<0.05 vs quintile 3 ).
Con l’aumento dei quintili di estradiolo, i tassi di sopravvivenza a 3 anni aggiustati per variabili cliniche e androgeni sono stati, rispettivamente, 44.6%; 65.8%; 82.4%; 79.0% e 63.6%. ( P<0.001 ).
In conclusione, tra gli uomini con insufficienza cardiaca cronica e frazione di eiezione ventricolare sinistra ridotta, concentrazioni alte e basse di estradiolo rispetto al quintile centrale sono risultate collegate a un aumento della mortalità. ( Xagena Medicina )
Fonte: JAMA, 2009
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