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La Ribavirina non produce effetti benefici sulla risposta virologica sierica e su morbilità e mortalità epatiche e aumenta il rischio di reazioni avverse


Lunedì 7 Marzo 2011 - L’epatite C è una delle principali cause di morbilità e mortalità epatica, ma un’ampia proporzione di pazienti risulta asintomatica.

La combinazione Peginterferone più Ribavirina rappresenta il trattamento raccomandato per l’epatite C cronica, tuttavia la monoterapia con Ribavirina ( Copegus, Rebetol ) potrebbe essere presa in considerazione per alcuni pazienti.

I Ricercatori del Copenhagen University Hospital, in Danimarca, hanno portato a termine una revisione della letteratura per valutare gli effetti benefici e dannosi della monoterapia con Ribavirina in pazienti con epatite C cronica.

Le misure di esito primario erano la risposta virologica sostenuta ( assenza dell’RNA del virus dell’epatite C per almeno 6 mesi dopo il trattamento ), morbilità epatica più mortalità per tutte le cause ed eventi avversi.
Le misure di esito secondario erano la risposta virologica al termine del trattamento, la risposta biochimica ( attività transaminasica ) e la risposta istologica.

Sono stati inclusi 14 studi randomizzati per un totale di 657 pazienti.

Rispetto al placebo o all’assenza di intervento, la Ribavirina non ha mostrato effetti significativi sulla risposta virologica sostenuta ( differenza di rischio [ RD ] 0%, 5 studi ) o sulla risposta virologica al termine del trattamento ( RD=0%, 10 studi ).

Ribavirina non ha mostrato un effetto significativo su morbilità più mortalità epatiche ( RD=0%, 11 studi ) ed ha aumentato in modo significativo il rischio di reazioni avverse, inclusa l’anemia.

Ribavirina ha migliorato in modo significativo la risposta biochimica e istologica al termine del trattamento ma non la risposta biochimica sostenuta ed è risultata significativamente inferiore a Interferone per quanto riguarda la risposta virologica e biochimica ( 5 studi ).

In conclusione, Ribavirina non ha mostrato effetti benefici sulla risposta virologica sierica e su morbilità e mortalità epatiche e ha aumentato in modo significativo il rischio di reazioni avverse.
La monoterapia con Ribavirina è risultata significativamente inferiore a quella con Interferone.
Il numero totale di pazienti coinvolti in questi studi è limitato e probabilmente sono necessari ulteriori studi.
L’utilizzo in monoterapia della Ribavirina per l’epatite C cronica non può essere raccomandato al di fuori degli studi randomizzati. ( Xagena Medicina )

Fonte: Cochrane Database Syst Rev, 2009

Link: Gastroenterologia.net

Link: MedicinaNews.it


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