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La schizofrenia associata a un aumentato rischio di criminalità violenta


Mercoledì 2 Marzo 2011 - Si ritiene che le persone che soffrono di schizofrenia siano da 4 a 6 volte più a rischio di commettere crimini violenti rispetto alla popolazione generale senza questo disturbo.
Tuttavia, la stima del rischio varia notevolmente tra gli studi, e c’è molta incertezza sui fattori che mediano questo elevato rischio.
Nonostante questa incertezza, le linee guida raccomandano di effettuare una valutazione del rischio di violenza per tutti i pazienti schizofrenici.

Un gruppo di Ricercatori della Oxford University in Gran Bretagna, ha condotto uno studio per determinare il rischio di crimine violento tra i pazienti con diagnosi di schizofrenia e il ruolo dell’abuso di sostanze nel mediare questo rischio.

Il rischio di crimine violento nei pazienti dopo la diagnosi di schizofrenia ( n=8.003 ) è stato confrontato con quello della popolazione generale ( n=80.025 ).

I potenziali confondenti ( età, sesso, reddito e stato coniugale e di immigrazione ) e mediatori ( abuso di sostanze stupefacenti come comorbidità ) sono stati misurati al basale.
Per studiare i confondenti familiari, è stato analizzato anche il rischio di violenza tra i fratelli non-affetti ( n=8.123 ) dei pazienti con schizofrenia.

La principale misura di esito era il crimine violento ( qualsiasi condanna criminale per omicidio, aggressione, rapina, incendio e crimini sessuali, minacce illegali o intimidazione ).

Tra i pazienti con schizofrenia, il 13.2% presentava almeno un reato violento rispetto al 5.3% dei controlli della popolazione generale ( odds ratio, OR=2.0 ).
Il rischio era per lo più confinato ai pazienti con abuso di sostanze stupefacenti, come comorbilità ( di cui il 27.6% aveva commesso un reato ); tra questi pazienti è stato riscontrato un aumento del rischio di criminalità violenta ( OR aggiustato: 4.4 ).

L'aumento del rischio era invece minore nei pazienti schizofrenici senza abuso di sostanze stupefacenti ( l’8.5% di questi aveva compiuto almeno un reato violento; OR aggiustato 1.2; p<0.01 per interazione ).

L'aumento del rischio tra i soggetti con abuso di sostanze stupefacenti, come comorbilità, è stato significativamente meno pronunciato quando i fratelli non-affetti sono stati impiegati come controlli ( il 28.3% delle persone con schizofrenia hanno commesso un reato violento contro il 17.9% dei fratelli non-affetti; OR aggiustato 1.8; P<0.001 per interazione ), indicando significativi confondimenti familiari ( genetici o ambientali precoci ) per l’associazione tra schizofrenia e violenza.

In questo studio longitudinale è emerso che la schizofrenia era associata a un aumentato rischio di criminalità violenta. L’associazione è risultata attenuata dall’aggiustamento per abuso di sostanze stupefacenti. ( Xagena Medicina )

Fonte: JAMA, 2009

Link: Schizofrenia.it

Link: MedicinaNews.it


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