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La terapia con statine non incide sull’attività piastrinica di Clopidogrel


La scelta di una statina, rispetto ad un’altra, nei pazienti sottoposti a interventi coronarici percutanei ( PCI ) non sembra influenzare l’attività del Clopidogrel ( Plavix ), anche nelle persone che trasportano polimorfismi che potrebbero modificare l’azione dell’antiaggregante piastrinico.

In uno studio clinico randomizzato con più di 100 pazienti sottoposti a PCI, è stato osservato un tasso medio di aggregazione piastrinica massima del 39.7% tra i pazienti non-portatori del polimorfismo 2C19*2 assegnati ad Atorvastatina ( Lipitor.Torvast ) rispetto a un tasso del 41% tra coloro a cui era stata somministrata la Rosuvastatina ( Crestor ), una differenza non-significativa.

Quando i ricercatori hanno esaminato l'aggregazione piastrinica massima media fra i portatori di polimorfismo, hanno osservato un’aggregazione piastrinica massima media del 45.8% per i 57 pazienti che stavano assumendo Atorvastatina e un tasso del 50.4% per i 60 pazienti nel gruppo Rosuvastatina, una differenza ancora non-significativa.

Nel complesso, le persone trattate con Atorvastatina hanno fatto registrare un’aggregazione piastrinica massima media del 41% dopo 30 giorni di trattamento, rispetto al 44% tra i pazienti sottoposti a PCI e trattati con Rosuvastatina ( p=0.4 ).

Dallo studio è emerso che la scelta di una specifica statina non ha alcun impatto sulla reattività piastrinica nei pazienti trattati con Clopidogrel dopo intervento coronarico percutaneo.

Lo studio è stato finalizzato a determinare l’impatto dell'Atorvastatina e della Rosuvastatina ( entrambe metabolizzate dal citocromo P3A4 ) sugli individui con il polimorfismo 2C19*2.

Alcuni studi avevano riportato che le statine metabolizzate dal CYP34A potevano interferire con la biotrasformazione di Clopidogrel con conseguente riduzione dell’inibizione piastrinica.
Quando i pazienti con 2C19*2 erano stati trattati con Clopidogrel avevano dimostrato più alti tassi di aggregazione piastrinica e più eventi cardiovascolari rispetto ai non-portatori.

Nello studio, condotto da ricercatori del Centre de Recherche de l'Hôpital Lava a Quebec City ( Canada ), sono stati arruolati 107 pazienti dopo intervento coronarico percutaneo con impianto di stent di metallo nudo.
In aggiunta alla terapia standard con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e Clopidogrel, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere Atorvastatina 80 mg al giorno oppure Rosuvastatina 20 mg al giorno.

I ricercatori hanno trovato una differenza significativa nell’aggregazione piastrinica tra i portatori del polimorfismo e i non-portatori, con un’una aggregazione piastrinica massima media del 48.2% tra i portatori rispetto al 40.4% tra i non-portatori ( P=0.009 ).

Tuttavia, una differenza non-significativa è emersa quando i ricercatori hanno esaminato l’aggregazione piastrinica massima: tasso di 39.7% tra i non-portatori 2C19*2 trattati con Atorvastatina verso un tasso del 41% tra coloro che avevano assunto la Rosuvastatina.
L'aggregazione piastrinica massima media riscontrata tra i portatori di polimorfismo è stata pari al 45.8% per i pazienti che stavano assumendo Atorvastatina e del 50.4% per i pazienti assegnati a Rosuvastatina, una differenza non-significativa.

I pazienti nello studio avevano circa 60 anni di età. L'unica differenza demografica significativa era che il 7% dei pazienti soffriva di diabete nel gruppo Atorvastatina contro nessuno tra i pazienti nel gruppo Rosuvastatina ( p=0.005 ).

In conclusione, l'uso di statine metabolizzate da CYP3A4 non ha ridotto l'effetto antiaggregante del Clopidogrel sia tra i portatori che tra i non-portatori del polimorfismo CYP2C19*2. ( Xagena Medicina )

Fonte: American Heart Association Scientific Sessions, 2010

Link: Cardiologia.net

Link: MedicinaNews.it


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