Salute
L'asma è una patologia che colpisce circa 2.6 milioni di pazienti in Italia, di cui oltre la metà è affetto anche da sensibilità all'acaro della polvere domestica, e le cui linee guida di terapia sono incluse nelle lineeguida GINA ( Global Initiative for Asthma ), Global Strategy for Asthma Management and Prevention, per la gestione del paziente asmatico.
L'edizione 2017 include anche la raccomandazione dell'utilizzo della immunoterapia sublinguale ( SLIT, Sublingual Allergen Immunotherapy ).
L’indicazione, dedicata ai livelli di cura 3 e 4, consiste nell’aggiunta della immunoterapia allergene-specifica sublinguale nei pazienti adulti sensibilizzati all’acaro della polvere, con rinite allergica, che manifestano esacerbazioni asmatiche nonostante l’assunzione di corticosteroidi per via inalatoria, e in cui il volume espiratorio massimo nel 1° secondo ( FEV1 ) sia superiore a 70% del valore predetto.
L’inserimento della SLIT nelle linee guida GINA è basato sulle evidenze emerse da uno studio pubblicato su JAMA ( Journal of the American Medical Association ), che ha dimostrato l’efficacia della compressa sublinguale SLIT nel trattamento dell’asma allergico da acaro della polvere.
Fino ad oggi, i pazienti affetti da allergia all’acaro della polvere, avevano a disposizione opzioni terapeutiche che consentivano solo di ottenere una riduzione dei sintomi, attraverso l’uso di corticosteroidi inalatori e beta2-agonisti a breve e lunga durata d’azione ( SABA e LABA ).
E' stato riscontrato che, nonostante l’assunzione di tali trattamenti, fino al 30% dei pazienti continuava a soffrirne.
L’allergia da acaro della polvere è perenne. Questo significa che chi ne è affetto è sempre esposto all’allergene e, quindi, se la malattia non è ben controllata, è anche sempre affetto dai sintomi che essa provoca.
La SLIT ha dimostrato, oltre ai benefici terapeutici sul paziente affetto da asma allergico non ben controllato, anche vantaggi pratici nella gestione della terapia. Inoltre, è una terapia orale, che può essere assunta senza recarsi dal medico, con un conseguente risparmio in termini di tempo da parte sia del paziente, sia del medico, ed è gravata da meno effetti collaterali rispetto all’iniezione sottocute, soprattutto considerando gli shock anafilattici.
Altro aspetto è la presenza concomitante di rinite allergica e asma bronchiale. Fino all’80% dei pazienti asmatici presenta anche rinite allergica, mentre circa il 30% dei pazienti con rinite allergica sviluppa nel tempo anche asma bronchiale.
Le evidenze cliniche hanno dimostrato che trattando le basse vie respiratorie per l’asma, si ottiene un miglioramento anche dei sintomi della rinite, e quindi un netto miglioramento della qualità di vita del paziente. ( Xagena Medicina )
Fonte: Progetto HOME ( House-dust mite Observatory for the Management of the first Evidence-based immunotherapy ), 2017
Xagena_Salute_2017
Per approfondimenti: Allergologia.net http://www.allergologia.net/