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Linfoma follicolare asintomatico: Rituximab ritarda il ricorso alla chemioterapia


La terapia farmacologica mirata nei pazienti asintomatici con linfoma follicolare, anche in fase avanzata, sembra allungare i tempi prima del ricorso alla chemioterapia o alla radioterapia.

In uno studio randomizzato, il trattamento con Rituximab ( MabThera, Rituxan ) ha quasi raddoppiato la percentuale di pazienti senza necessità di un trattamento chemioterapico, rispetto alla vigile attesa.

Sono stati arruolati 463 pazienti e assegnati in modo casuale a vigile attesa o a uno dei due bracci di Rituximab, un braccio di induzione con quattro dosaggi del farmaco in una settimana, o a un braccio di mantenimento con aggiunta di una dose ogni due mesi per due anni alle infusioni di induzione.

Lo studio si è svolto tra il 2004 e il 2009.
Altri studi hanno dimostrato l'efficacia della terapia di mantenimento; questo ha prodotto l’interruzione del braccio di induzione.

Dopo un periodo di follow-up mediano di 32 mesi, il 48% dei pazienti nel braccio vigile attesa non ha richiesto chemioterapia o radioterapia.
L'80% dei pazienti nel braccio di induzione e il 91% dei pazienti nel braccio di mantenimento con Rituximab, non hanno richiesto altri trattamenti.

Nessuna differenza è stata ancora osservata nella sopravvivenza globale; il 95% dei pazienti dello studio è in vita.

Nel complesso, Rituximab è stato ben tollerato. Gli eventi avversi hanno compreso: 7 infezioni, tra cui 4 che hanno richiesto antibiotici per via endovenosa; 5 reazioni allergiche, di cui 2 con broncospasmo; 4 casi di neutropenia. ( Xagena Medicina )

Fonte: ASH Congress, 2010

Link: Ematologia.net

Link: MedicinaNews.it


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