Salute
Lunedì 28 Marzo 2011 - Sono stati presentati i risultati di due studi di fase III per la valutazione di Ranibizumab ( Lucentis ) nel trattamento dei pazienti con edema maculare causato da occlusione venosa retinica.
L’occlusione venosa retinica si verifica quando c'è un blocco al flusso di sangue in una vena retinica, provocando edema maculare ed emorragie a livello retinico.
Lo studio BRAVO e lo studio CRUISE hanno interessato i due principali tipi di occlusione venosa retinica, di branca e centrale, rispettivamente.
L’occlusione di una branca della vena centrale della retina ( BRVO ) è dovuta ad un blocco in uno dei rami della vena centrale dell'occhio, mentre l'occlusione della vena centrale della retina ( CRVO ) comporta il blocco della vena centrale dell'occhio.
Nello studio CRUISE, 392 pazienti con edema maculare secondario a occlusione venosa centrale sono stati randomizzati a iniezioni mensili di 0.3 mg/0.5 mg di Ranibizumab oppure a iniezioni simulate per sei mesi.
Il periodo osservazionale è stato di 6 mesi, durante i quali tutti i partecipanti erano idonei a ricevere Ranibizumab, se necessario.
I risultati a 6 mesi sono stati i seguenti: 61 pazienti ( 46.2% ) trattati con Ranibizumab 0.3 mg e 62 ( 47.7% ) su 0.5 mg di Ranibizumab hanno presentato un miglioramento della visione di 15 lettere o più, rispetto a 22 ( 16.9% ) pazienti che hanno ricevuto iniezioni simulate; il guadagno medio dal basale della migliore acuità visiva corretta è stato di 12.7 lettere nei pazienti che hanno ricevuto 0.3 mg di Ranibizumab e di 14.9 lettere in coloro che hanno ricevuto 0.5 mg; questo a fronte di 0.8 lettere nei pazienti con iniezione simulata.
Sono stati presentati ulteriori risultati dello studio in doppio cieco BRAVO, che ha valutato l'efficacia di Ranibizumab in 397 pazienti con edema maculare secondario a occlusione di una branca della vena centrale della retina.
Il disegno dello studio era simile a quello dello studio CRUISE, con i pazienti randomizzati a Ranibizumab 0.3 mg, 0.5 mg o a iniezioni simulate, a cadenza mensile per 6 mesi, seguiti da un periodo di osservazione di 6 mesi.
Tutti i partecipanti che soddisfacevano i criteri pre-specificati erano idonei a ricevere il trattamento laser di soccorso durante il primo periodo di sei mesi.
I risultati a sei mesi sono stati i seguenti: 55% ( 74/134 ) dei pazienti che avevano ricevuto 0.3 mg di Ranibizumab e il 61% ( 80/131 ) che avevano ricevuto 0.5 mg hanno presentato visione migliorata di 15 lettere o più, contro il 28.8% ( 38/132 ) di coloro che avevano ricevuto trattamento simulato; il guadagno medio nell’occlusione di una branca della vena centrale della retina dal basale ( endpoint primario ) è stato di 16.6 lettere nei pazienti che avevano ricevuto 0.3 mg di Ranibizumab e 18.3 lettere in coloro che erano stati trattati con 0.5 mg, a fronte di 7.3 lettere nei pazienti che avevano ricevuto iniezioni simulate. ( Xagena Medicina )
Fonte: Retina Congress, 2009
Link: OftalmologiaOnline.net
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