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Modeste correlazioni tra concentrazione di lipoproteina(a) e il rischio di malattia coronarica e ictus


Venerdì 25 Febbraio 2011 - La concentrazione circolante di lipoproteina(a) [ Lp(a) ], una grande glicoproteina legata a una particella LDL-simile, potrebbe essere associata al rischio di coronaropatia e ictus.

I ricercatori della Emerging Risk Factors Collaboration hanno portato a termine uno studio per valutare la relazione tra la concentrazione di lipoproteina(a) e il rischio di esiti maggiori vascolari e non-vascolari.

Sono stati selezionati per l’analisi gli studi che riportavano le concentrazioni di lipoproteina(a) e la successiva morbilità vascolare maggiore e/o la mortalità per tutte le cause pubblicati nel periodo 1970-2009.

Sono stati raccolti dati individuali per ciascuno dei 126.634 partecipanti di 36 studi prospettici.

Nel corso di un follow-up di 1.3 milioni di persone-anno, sono stati registrati 22.076 primi esiti cardiovascolari fatali o non-fatali o decessi non-vascolari, inclusi 9.336 casi di malattia coronarica, 1.903 ictus ischemici, 338 ictus emorragici, 751 ictus non-classificati, 1.091 altri decessi vascolari, 8.114 decessi non-vascolari e 242 morti per cause non-note.

Sono stati esclusi dall’analisi i pazienti con coronaropatia o ictus noti al basale.

Nei 24 studi di coorte, i tassi di malattia coronarica nel terzile superiore e inferiore delle distribuzioni dei livelli di Lp(a) al basale, rispettivamente, sono stati pari a 5.6 per 1000 persone-anno e 4.4 per 1000 persone-anno.

Il risk ratio ( RR ) per malattia coronarica aggiustato solo per età e sesso è stato pari a 1.16 per le concentrazioni di Lp(a), 3.5 volte più alte del normale, e di 1.13 in seguito a ulteriori aggiustamenti per lipidi e altri fattori di rischio convenzionali.

I corrispondenti risk ratio aggiustati sono stati 1.10 per ictus ischemico, 1.01 per l’aggregato di mortalità non-vascolare, 1.00 per mortalità per cause oncologiche e 1.00 per mortalità non-vascolare e non-oncologica.

In conclusione, sono state osservate associazioni continue, indipendenti e modeste tra la concentrazione di lipoproteina(a) e il rischio di coronaropatia e ictus. ( Xagena Medicina )

Fonte: JAMA, 2009

Link: SindromeMetabolica.it

Link: MedicinaNews.it


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