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Neoplasie femminili: Niraparib, un inibitore PARP-1 e -2, nel trattamento del tumore dell'ovaio



Otto donne su dieci colpite dal tumore dell’ovaio ricevono la diagnosi quando la malattia è già in fase avanzata, a uno stadio in cui nella maggioranza dei casi la malattia si ripresenterà entro due anni dalla fine del trattamento.
Pertanto, è fondamentale che la diagnosi sia la più tempestiva possibile.

Il carcinoma ovarico rappresenta il 30% di tutti i tumori che colpiscono l’apparato genitale delle donne.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’età e l’infertilità sono tra i principali fattori di rischio, mentre la pillola contraccettiva svolge un effetto protettivo che varia in base alla durata di assunzione.

Possono contribuire ad evitare l'insorgenza di questo tumore adottare stili di vita sani, limitare l’assunzione di grassi, non esagerare con l’alcol e tenere sotto controllo il peso corporeo.

Infine, il tumore all'ovaio è una malattia influenzata da fattori ereditari: fino al 10% di tutti i casi è dovuto all’alterazione di due geni, BRCA-1 e BRCA-2.

Recentemente, il Comitato scientifico, CHMP ( Committee for Medicinal Products for Human Use ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha espresso parere positivo all’autorizzazione all’immissione in commercio di Niraparib ( Zejula ) come monoterapia di mantenimento nelle pazienti adulte con recidiva di cancro ovarico epiteliale sieroso ad alto grado Platino-sensibile, con carcinoma delle tube di Falloppio o carcinoma peritoneale primitivo in risposta completa o parziale alla chemioterapia a base di Platino.

Niraparib è il primo inibitore della poli ADP-ribosio polimerasi ( PARP ) 1 e 2 in monosomministrazione giornaliera nell'Unione Europea per l’impiego nelle pazienti indipendentemente dalle mutazioni BRCA o presenza di biomarcatori.

Niraparib è stato già approvato negli Stati Uniti dalla FDA ( Food and Drug Administration ) nel marzo del 2017.
L'approvazione è frutto dei risultati dello studio di fase III NOVA in donne con carcinoma ovarico recidivante. ( Xagena Medicina )

Fonte: AIOM, 2017

Xagena_Salute_2017


Per approfondimenti: OncoGinecologia.net http://oncoginecologia.net/



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