Salute
Giovedì 3 Marzo 2011 - Il tè è una delle bevande più consumate nel mondo, e i tè che derivano dalla pianta Camellia sinensis possono essere divisi in verde, nero e oolong.
Le abitudini relative al consumo di tè variano in base alle abitudini culturali.
La Camellia sinensis contiene l’ingrediente attivo polifenolo, che comprende un sottogruppo noto come catechine, potenti antiossidanti.
È stato ipotizzato che il polifenolo del tè verde possa inibire la proliferazione cellulare, e studi osservazionali hanno suggerito effetti di prevenzione del cancro per questa bevanda.
Un gruppo di Ricercatori tedeschi ha portato a termine una revisione della letteratura e ha valutato in modo critico l’associazione tra consumo di tè verde e incidenza di cancro e mortalità legata a questa malattia.
Sono stati inclusi nell’analisi tutti gli studi prospettici, di intervento e osservazionali controllati che prendevano in considerazione le associazioni tra consumo di tè verde e rischio di incidenza di cancro o che riportavano dati sulla mortalità per tumore.
Sono stati individuati 51 studi ( 27 caso-controllo, 23 di coorte e 1 randomizzato e controllato ) per un totale di oltre 1.6 milioni di partecipanti.
Tra gli studi selezionati, 27 hanno studiato l’associazione tra consumo di tè verde e tumore del tratto digestivo, soprattutto del tratto gastrointestinale superiore, 5 con il tumore del seno, 5 con quello della prostata, 3 con quello del polmone, 2 con il tumore ovarico, 2 con tumore della vescica, 1 con il tumore orale e altri 3 hanno incluso pazienti con diverse diagnosi di cancro.
I risultati degli studi sull’associazione tra tè verde e rischio di incidenza di tumore del tratto digestivo sono risultati piuttosto contraddittori. Sono state messe in luce poche prove sul fatto che il tè verde possa ridurre l’incidenza del tumore del fegato e i dati per il tumore di esofago, stomaco, colon, retto e pancreas sono discordanti.
In caso di tumore della prostata, gli studi osservazionali di alta qualità, e l’unico studio randomizzato e controllato incluso nell’analisi, hanno mostrato una diminuzione del rischio negli uomini che consumano grandi quantità di tè verde o di suoi estratti.
Tuttavia, ci sono pochi dati che sostengono che il consumo di tè verde sia in grado di ridurre il rischio di tumore del polmone, specialmente negli uomini, e di tumore della vescica, o che possa addirittura aumentare il rischio di quest’ultimo.
Le prove che il consumo di tè verde non provochi un aumento del rischio di mortalità per tumore gastrico sono abbastanza forti, come le prove relative a tumore del polmone, del pancreas e del colon-retto, che però sono limitate.
In conclusione, i dati presenti in letteratura sono pochi e troppo contraddittori per poter formulare raccomandazioni di qualsiasi genere sul consumo di tè verde per la prevenzione del tumore.
I risultati di questa revisione devono essere valutati con cautela e non è detto che possano essere generalizzati, dal momento che la maggior parte degli studi è stata effettuata in Asia ( n=47 ) dove c’è una forte cultura a favore del consumo di tè.
L’ideale sarebbe consumare da 3 a 5 tazze di tè verde ogni giorno ( fino a 1200 ml/giorno ) equivalenti a un minimo di 250 mg/giorno di catechine.
Se non si va oltre le dosi raccomandate, è possibile continuare a godersi una tazza di tè verde senza problemi, poichè tale bevanda sembra essere sicura se consumata in modo moderato, regolare e costante. ( Xagena Medicina )
Fonte: Cochrane Database Syst Rev, 2009
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