Salute
Giovedì 24 Marzo 2011 - Lo studio E2100, uno studio di fase III, in aperto, randomizzato e condotto dal Eastern Cooperative Oncology Group ( ECOG ), ha dimostrato un significativo miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione e nella risposta generale con Paclitaxel ( Taxol ) più Bevacizumab ( Avastin ), rispetto al solo Paclitaxel come chemioterapia iniziale in pazienti con tumore alla mammella metastatico e negativo per HER-2.
I ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute di Boston ( Stati Uniti ) hanno condotto una revisione indipendente e in cieco dei dati radiologici e clinici, valutando la progressione e la risposta in accordo con i criteri Response Evaluation Criteria in Solid Tumors.
Sia la revisione indipendente sia la valutazione degli autori dello studio ha mostrato che l’aggiunta di Bevacizumab a Paclitaxel produce un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione.
Gli hazard ratio ( HR ) per la sopravvivenza libera da progressione ( HR=0.48; P<0.0001 per la revisione indipendente versus 0.42; P<0.0001 per i ricercatori ECOG ) e i miglioramenti nella sopravvivenza libera da progressione mediana ( 11.3 vs 5.8 mesi per la revisione indipendente versus 11.4 vs 5.8 mesi per i ricercatori ECOG ) sono risultati simili.
Tra i pazienti con malattia misurabile al basale, il tasso di risposta generale valutato dalla revisione indipendente è risultato significativamente più elevato nei pazienti trattati con Paclitaxel e Bevacizumab ( 48.9% vs 22.2%; P<0.0001 ).
In conclusione, il rischio di progressione è risultato ridotto di oltre la metà e il tasso di risposta generale è più che duplicato con l’aggiunta di Bevacizumab a Paclitaxel per somministrazione settimanale, in entrambe le analisi, confermando un sostanziale e forte effetto del trattamento con Bevacizumab. ( Xagena Medicina )
Fonte: J Clin Oncol, 2009
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